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Aprile

Uniformati alla volontà di Dio

“La perfezione dell’amore – e quindi della santità – non consiste nelle estasi, ma nel compimento del volere divino”.

Questa massima spirituale di S. Vincenzo de’ Paoli è tanto vera, che le voci che guidano al cielo, ci parlano tutte della conformità del nostro volere al volere di Dio.

“Il mio cibo (cioè quello per cui si vive) è far la volontà di Dio”, dichiara Gesù.

“Ecco l’ancella del Signore! Si faccia di me secondo la Tua parola”, prega Maria.

“Mio Dio, la vostra volontà senza restrizioni e senza riserve”, ripetono costantemente i Santi.

I nostri atti giornalieri, lo sappiamo anche noi, non possono esser santificati, senza l’accettazione di questa volontà santa e santificatrice. Infatti, solo compiendo il volere di Dio, tutta la vita spirituale si trasforma, perché ogni sacrificio della nostra volontà a quella divina diventa un atto di amore, che fa rinascere in noi Cristo, ogni qualvolta aderiamo al Suo volere.

L’uniformarsi, poi, alla volontà di Dio è virtù così grande, che supera tutte le altre quanto la volontà divina supera l’umana.

“Il giusto vive di Fede, e la sua vita è nell’adorabile volontà di Dio”. Questo pensiero (lo abbiamo già detto altrove) tornava spesso sulle labbra del Padre Giacomo, ed era come la giaculatoria preferita, che egli ripeteva con grande raccoglimento, socchiudendo gli occhi e abbassando il capo, quasi volesse sprofondare nel proprio nulla.

Egli educava le anime a non avere altro volere che quello di Dio; nessun altro amore se non la volontà divina. E poiché niente avviene senza disposizione o permissione di Dio, inculcava di ricever tutto dalle Sue sante mani: contrarietà, disprezzi, umiliazioni, privazione anche delle cose più sante, e vivere nella pratica costante dell’ubbidienza, per mezzo della quale si manifesta la volontà di Dio.

Era questo il succo degl’insegnamenti dell’amoroso Padre. Ma più che le parole, l’esempio luminoso delle sue azioni era la chiara e felice testimonianza che l’adorabile volontà del Signore formava la norma unica e assoluta della sua vita.

In questa volontà era la sua pace. Su di essa dormiva e riposava.

Leggi e vedrai!

– 1 –

La scuola, alla quale il Signore educa le nostre anime, è la scuola più perfetta. Egli è il Maestro dei maestri, e sa toccare tutte le corde e tutte le fibre del nostro cuore, in maniera che, se sapremo profittare, cresceremo in ogni momento nella scienza dei santi e nel progresso della virtù.

 

– 2 –

Non cade foglia d’albero senza volere di Dio!

Quando il Signore permette che qualche cosa ci colpisca, ha uno scopo santo a nostro riguardo, anche se, in coloro che operano, possa esserci malizia nel mal fare.

Quale dev’essere, dunque il nostro regolamento in ogni cosa?

Accettare tutto dalle mani di Dio, studiando il fine per cui il Signore ha permesso quel dato evento, e operare a norma dei Suoi insegnamenti, cercando sempre la Sua gloria e la salute delle anime.

 

 – 3 –

Non dimenticar mai le parole proferite da Gesù, sulla croce: “Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno!” per mezzo delle quali, ammaestrando da quella cattedra di verità il mondo, mostrava quanto sia terribile il cuore umano, il quale, quando opera fuori della luce divina, può arrivare sino al Deicidio; e quanto sia immensa la divina misericordia, che perdona anche questi enormi delitti, quando, per mancanza di vera luce, se ne ignora la malizia.

 

– 4 –

Noi dobbiamo saper trarre profitto da ogni evento, operando, secondo gl’insegnamenti divini, nello spirito verace e puro della carità, la quale non opera mai invano; così avverrà che, come dal Deicidio le anime fedeli ne hanno ricavato la loro eterna salute, parimenti, dalle più fiere persecuzioni del demonio noi potremo trarne la grazia della perseveranza nel bene, il motivo della nostra verace santificazione e l’edificazione del prossimo.

 

– 5 –

Quando il Signore ci dà la sorte di chiamarci all’ombra della Sua croce, quale dolcezza maggiore e quale più utile guadagno che fare la santa, soave e adorabile Sua volontà?

 

– 6 –

L’anima nostra purtroppo non ha vera fame di Dio; è come quegli infermi che hanno poca appetenza e, sebbene bisognino di cibi nutrienti, preferiscono gl’intingoli saporosi alla carne, di cui anzi sentono nausea e si rifiutano di mangiarla, o non la vogliono senza un intingolo saporoso.

 

– 7 –

Figliolo, procura di sentir la vera fame di Dio e prendi gusto al nutrimento sostanziale se vuoi presto rafforzarti e salire, con tutta robustezza, la santa montagna. Su quella vetta, l’aria pura e serena ti guarirà immantinente da ogni infermità; la tua vista, elevata cosi sopra il creato, s’inebrierà a vagheggiare il Suo Creatore, e tu, liberato dalle catene, che ti tenevano rilegato nel basso della valle, signoreggerai il mondo ed esulterai, come gigante, nelle vie di Dio.

 

– 8 –

Fatti animo e corri con generosità alla santa unione della adorabile volontà di Dio. Quando questa unione è completa, i sensi, come le potenze, vengono ad essere assorbiti dall’ineffabile dolcezza dell’adorabile volontà del Signore e, in essa, gli altri affetti non vengono distrutti, ma sublimati in quell’amore divino, dal quale ogni santo e ordinato amore procede, nella carità perfetta di Gesù Cristo, vita nostra.

 

– 9 –

Rassegnato pienamente al divino volere, ogni angustia svanisce e tutto si cambia in dolcezza e soavità …
Abbracciando la volontà di Dio, i nostri interessi e i nostri affetti si confondono e s’immedesimano con quelli di Lui, e l’anima nostra acquista una pace inalterabile in ogni cosa e in tutti gli eventi. Sta’, perciò, sempre fermo e contento nell’adorabile volontà di Dio. Chi la gusta, vi trova le gioie del Paradiso, che desidero siano tutte nel tuo cuore, per vederti pieno di pace e di felicità.

 

– 10 –

Basta ricevere ogni cosa dalle mani di Dio e tenerci staccati dal tutto e da tutti, per agire secondo il Suo divino beneplacito, con immensa gioia e ilarità, sentendo quello che Egli vuole si senta, e ignorando quello che Egli vuole si ignori.

 

– 11 –

Stiamo sempre nella santa indifferenza, legati stretti stretti al divino volere, dal quale non ci dobbiamo staccare nemmeno in minuto, altrimenti morremo, perché il giusto vive di Fede e la sua vita è nell’adorabile volontà di Dio. Pertanto non si abbia altro desiderio che di stare nella volontà di Dio. In detta volontà, ogni santo desiderio diventa men che buono.

 

– 12 –

Non vi movete mai dal posto dove vi colloca il Signore e sarete felici nel tempo, prima ancora di passare all’eternità perché stando nella Sua volontà si sta in Dio, e l’anima vien quasi a partecipare della Sua divinità, perché non pensa, non ama, non desidera, non vuole, non opera se non quello che vuole Dio.

 

– 13 –

La volontà di Dio dev’essere per noi sempre dolce e soave, perché Egli non vuole che il nostro meglio. Abbracciandola possiamo partecipare alla pace, portata da Gesù Cristo agli uomini di buona volontà.

 

– 14 –

Oh! Come è bello, quando Dio ci dà la grazia di fare la Sua adorabile volontà! Che gran pace gode l’anima! Cerchiamo di rinunciare a ogni altra cosa, anche contro nostra voglia, per unirci a quella santa volontà, che dispone di tutto e ci fa beati.

 

– 15 –

Nelle sofferenze e negl’incomodi, restiamo sempre tranquilli, profittando di tutto per apprendere praticamente come dobbiamo assuefarci a fare la volontà di Dio. Oh quanto è bella la dolcissima, ma incontrastabile volontà del Signore! Bisogna amarlo sempre più, finché non si riesca ad amarla unicamente e a preferenza di ogni nostro volere, anche col sacrificio della nostra stessa vita.
Sta qui tutto il segreto della perfezione cristiana!

 

– 16 –

È scritto che gli Angeli sarebbero pronti, per soddisfare il divino volere, a lasciar la visione intuitiva e a precipitarsi nelle pene dell’inferno…

Ama dunque, figlio mio, con ogni impegno, l’adorabile volontà di Dio! Amala quanto l’amano i Beati e gli Angeli, che stanno in cielo. È questa la prima preghiera che Gesù Cristo c’insegnò a fare: “Fiat voluntas tua, sicut in caelo et in terra”.

Se questo solo tu farai, e se otterrai questa sorte, sarai fortunato abbastanza!

 

– 17 –

Per le anime che anelano questa sola sorte, di fare la volontà di Dio, il Paradiso comincia di qua. Le cose prospere o avverse, come l’amor proprio le giudica, sarebbero sempre d’unico valore, perché poco importa che siano carezze o battiture quelle che ci arrivano, quando è la stessa mano di Dio che ci carezza o ci bastona.

Chi fa a volontà di Dio, sa facilmente adattarsi a tutto. Sia che ci carezzi, sia che ci bastoni, è sempre dolce la Sua santa mano.

 

– 18 –

Figlio mio, ti esorto a non perder, neppure per un solo momento, la tranquillità interiore e, a conservar sempre la pace del Signore nella santa letizia del tuo cuore. Ricorda che tutto ciò che toglie la pace non viene da Dio; quindi dev’essere disprezzato e allontanato. Se, ogni qualvolta il demonio vuol rubarti la pace, farai così, acquisterai gradatamente l’unione all’adorabile volontà di Dio e, con essa, il Paradiso anche in terra.

 

– 19 –

È sempre buona cosa star tranquilli nelle mani di Dio, senza mai agitarci; operiamo sempre secondo il Suo santo volere e non avremo mai un motivo di dolerci e di confonderci.

Iddio, che muove tutto l’universo, è immobile e pacifico della Sua eterna quiete; chi si adopera semplicemente per il Suo verace zelo, e in armonia con la Sua adorabile volontà, è a parte della Sua quiete e della Sua calma.

 

– 20 –

Non siamo venuti al mondo che per fare l’adorabile volontà di Dio, e questa adorabile e soave volontà dev’essere la nostra pace e felicità in terra, per come sarà la nostra eterna beatitudine in cielo.
Fare una cosa o farne un’altra è sempre ugualmente caro alle anime, che veramente amano questa adorabile volontà divina.

 

– 21 –

Non dobbiamo mai rifiutarci alla volontà del Signore, quando si manifesta per gli organi diretti del Suo santo volere, sicuri che non lasceremo di ubbidire, anche quando ci viene ordinato di comandare. La posizione di chi fa la volontà di Dio è sempre la stessa, come quella dei beati nel cielo.
Va avanti! pronto a far sempre l’adorabile e bellissima volontà del Signore: abbandonati in Dio, sta’ sempre con Lui, prendi tutto dalle Sue mani, spera tutto dal Suo amore, conserva sempre la Sua pace e la Sua carità, e non avrai nulla a temere.

 

– 22 –

L’uomo pensa e Dio dispensa!

Questo prova come convenga far sempre la volontà di Dio, e non aver mai il desiderio di far quella propria.
Quanto siamo all’hosanna, pensiamo che verrà anche il momento del crucifige. Pigliando tutto dalle mani di Dio e per suo amore, ci troveremo sempre in regola.

 

– 23 –

Bisogna farci santi, ma non vi riusciremo per altra via, fuori di quella che vuole Dio.
Quando il Signore ci conforta nella nostra miseria, non ci fermiamo nelle piccolezze della nostra mente; adoriamo e tiriamo avanti, per imparare a fare la volontà di Dio, e nelle avverse e nelle prospere circostanze, perché, in queste ultime, bisogna maggiore grazia e maggiore virtù, per farla senza sciuparne lo spirito.

 

– 24 –

La volontà di Dio sia nostra pace!

Nessuna cosa deve turbarci, neanche le nostre miserie. Dio nulla permette che non sia per il nostro meglio e per la Sua maggior gloria, pertanto nulla accade, che non sia disposto dalla Provvidenza: quando Essa permette, anche le stesse nostre miserie possono servire a santificarci e a glorificarla.

 

– 25 –

Bisogna aver pazienza e abbracciare con amore la volontà adorabile di Dio, e allora troveremo tutta la felicità del Paradiso. Senza di questo, troveremo ovunque lo stesso soffrire.

San Francesco di Sales, adibito dalla S. Sede per la visita di un convento, trovò che un religioso aveva scritto, a caratteri cubitali, dentro la sua celletta: Haec requies mea!

Il santo Vescovo lesse la scritta e, poi, disse tra sé: Quanto meglio avrebbe fatto questo buon religioso, se avesse posto tutto il suo riposo nell’adorabile volontà di Dio, invece che in quattro mura!

 

– 26 –

La volontà di Dio è più soave del Paradiso!

Lasciare Dio per Dio non costituisce perdita per l’anima nostra, né diminuisce l’amore dei nostri cuori. È meglio possedere Dio nel modo in cui Egli vuol essere posseduto, che cercare di possederlo a modo nostro. È meglio esser crocifissi con Cristo, che regnare nel mondo!

 

– 27 –

La vita è nella volontà di Dio! Questa si manifesta per mezzo della guida dei Superiori, e per tutti gli eventi ove non entra la nostra volontà.

Bisogna desiderare i mezzi di salute, subordinando tutto al divino volere. Se dobbiamo perdere Dio col cercarlo stranamente, è segno che non lo cerchiamo.

Quando la volontà di Dio sarà nostra, e formerà l’unico oggetto del nostro amore, e noi la compiremo, calpestando sempre la pace interiore dello spirito, il demonio, per quanto s’adoperi contro di noi, non riuscirà a nulla … Egli ha poco da fare con le anime legate al divino volere.

 

– 28 –

Prenda Gesù possesso dell’anima tua, per non dividersi mai più da te, e ti comunichi la Sua pace e la Sua adorabile volontà, in modo che tu possa esser Suo, come Egli si fa tuo, comunicandosi tutto a te.

Ma tu non lasciare di esser Suo della stessa maniera, dandogli tutto te stesso, e consacrando a Lui la tua volontà, in modo da non desiderare altro che quello solo che Egli vuole, e da non avere altro amore che la Sua volontà.

 

 – 29 –

Preghiamo efficacemente il Signore perché ci tenga sempre alla Sua presenza, e ci faccia amare la Sua adorabile volontà, a preferenza del Paradiso, assicurandoci di vivere in essa, anche quando strazia la nostra e distrugga il nostro essere, poiché grande dev’essere in noi il desiderio di venir distrutti per l’aura di vera vita, che arriva da questa distruzione medesima.

Figliolo, prega con me: Signore, non voglio il mio volere, ma solamente il Tuo! e ora per allora, quando, nelle convulsioni del mio sfacelo, sentirò distruggere l’esser mio, non voglio altro che la Tua adorabile volontà!

 

 – 30 –

Preghiamo il Signore coi profondi gemiti del nostro cuore, perché distrugga in noi gli ostacoli che si frappongono alla nostra unione con Lui; preghiamolo affinché ci accordi la grazia di amare solamente la Sua adorabile volontà, in modo che tutte le nostre premure siano santificate da questo santo amore, che contiene in sé ogni bene e ogni felicità.

O soave e dolcissima volontà di Dio, tu sei la vera felicità in cielo e in terra! Tu sei il conforto degli afflitti, la forza dei deboli, la luce tra le tenebre, la strada nel deserto, la pace in ogni guerra, la gloria di chi ti ama!