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Febbraio

Ama Gesù

Gesù è il nostro ideale vivente: Egli è la guida, il fratello, il salvatore nostro. “In nessun altro” infatti, “è salvezza; perché, sotto il cielo, non c’è altro nome, dato agli uomini, dal quale possiamo aspettarci d’esser salvati” (At 4,12). “È per Lui che abbiamo accesso al Padre” (Ef 2,18), perché “Egli è la via, la verità e la vita” (Gv 14,6); ma anche il ponte che congiunge il divino con l’umano, essendo “unico mediatore tra Dio e gli uomini” (I Tm 2,5).

Chi vuol seguirlo deve plasmarsi su di Lui, camminare con Lui, chiedere la Sua testimonianza innanzi alla Giustizia e all’Amore.

Unirsi a Lui vuol dire possedere Dio, e, con Dio, tutto: la dottrina, la pratica, la pace attiva del tempo e la gloria nella beata eternità.

Perciò Padre Giacomo non si stancava mai d’esortar le anime ad amare Gesù. Ad ognuna delle sue figliole scriveva, infatti, continuamente: “Ama Gesù! e avrai trovato il segreto della felicità temporale ed eterna!”

Gesù lo aveva talmente riempito di Sé e del Suo amore, che il cuor di lui, completamente inebriato, ne traboccava.

Il nome di Gesù, al quale univa i più dolci ed espressivi attributi, come: Dolce Nazareno, Vita nostra, Gesù Cristo nostro, nostro amoroso Gesù, Divino Amante, Amante appassionato, ecc., fioriva continuamente sulle sue labbra.

Egli, come Paolo Apostolo e Bernardino da Siena, questo Nome, santo e benedetto al di sopra d’ogni altro nome, avrebbe voluto portarlo a tutte le genti, cantandone, come Bernardo di Chiaravalle, tutta la soave bellezza e l’ineffabile incanto.

La freddezza e l’incorrispondenza delle creature, verso l’Amore divino immolato, lo riempivano d’indignato stupore, per cui avrebbe voluto percorrer la terra, onde ridestare e riaccender nei cuori il fuoco, portato da Gesù, e gridare a tutti, come Maddalena de Pazzi: “L’Amore non è amato!… l’Amore non è amato!…” Il pensiero, poi, dei patimenti causati a Gesù, lo faceva estremamente soffrire, e lo spingeva ad offrirsi vittima d’amore per Lui.

I seguenti brani, raccolti e sparsi come a caso, t’invitano a riflettere e a meditare sull’amore che Gesù ci ha portato, e sulla nostra fredda e inconcepibile indifferenza.

 

– 1 –

Viva Gesù! Ecco la parola d’ordine, che deve spingerci sempre avanti, facendolo abitar sempre nei nostri cuori.

Sia Gesù amato da tutti i cuori!

Questo dev’esser sempre il nostro più ardente desiderio, e a questo devono mirare tutte le nostre opere.

 

– 2 –

Abbi sempre dinanzi agli occhi l’amato nostro Gesù … Informa le tue opere al Suo esempio, e nella fiducia del Suo aiuto fonda le tue speranze … Impara da Lui a essere mite e umile di cuore e troverai la pace nell’anima tua.

 

– 3 –

Gesù impiegò 33 anni della Sua preziosa vita in fatiche e torture, che tu non potrai mai capire, e lasciò la Sua vita, come malfattore, sulla Croce.

Vuoi tu cercare un esito diverso dal Suo? Se pretendi questo, ove poggerai le tue speranze per partecipare alle Sue vittorie e alla Sua gloria?

Tu non hai ancora impiegato 33 anni nella continuazione del Suo ministero, né hai camminato veramente sulle orme di Lui! … Perché ti stanchi così presto? Perché perdi con tanta facilità la fiducia nel suo divino aiuto?! … Figliolo, ritorna in te, e comincia da capo l’intrapreso cammino.

 

– 4 –

Quanti disprezzi, quante torture non dovette soffrire Gesù, quando, nella Sua vita mortale, portava il disegno della nostra redenzione nel Suo Cuore divino! Se la ruvidezza nostra soffre tanto nelle manifeste immoralità degli uomini (e noi abbiamo così poco zelo della gloria di Dio e della salute delle anime), quale non fu l’estrema sofferenza toccata da quel Cuore divino, che scopriva le più occulte loro iniquità, e bruciava del verace zelo della gloria di Dio e della salute delle anime?

 

– 5 –

Egli ci ha insegnato a vivere morendo e a vincere perdendo. Se vogliamo far diversamente, non arriveremo al Suo termine; le nostre opere non s’informeranno ai Suoi principi e, lungi dall’elevarci all’altezza della Sua Divinità, ci confineremo alla limitazione dell’umanità nostra e, per conseguenza, ci confonderemo e ci smarriremo nell’arduo cammino della virtù.

 

– 6 –

Seguiamo dunque, con coraggio e tranquillità, le orme del Nazareno! Esse ci guideranno alla completa vittoria, facendoci raccogliere la palma delle nostre sudate fatiche, conseguire il merito dell’apostolato e ricevere, per i meriti di Gesù, la corona della immortale gloria e del gaudio eterno.

 

– 7 –

Bada però di tener la massima diligenza nel mettere il piede ove l’ha messo Gesù, e non temere se trovi scoscese e dirupi, triboli e spine. Va sempre avanti, con calma e attenzione, e lo troverai! Anzi sarà sempre con te nell’aspro cammino, e l’alito Suo ti basterà per rinfrancarti di ogni perdita, per sollevarti da ogni caduta, per animarti a ogni intrapresa e condurti al termine del santo desiderio di possederlo in eterno.

 

– 8 –

Gesù, per la salvezza delle anime, si spogliò della Sua divinità e si vestì delle nostre miserie: Egli si sottopose a tutte le umiliazioni, elesse una vita afflitta e disprezzata, e una morte amara e vergognosa, con tanta ignominia della Sua maestà! …

Come si può restare impassibili alla vista del più bello dei figli degli uomini, ridotto senza bellezza, spoglio del Suo splendore, disprezzato? …

Vorremo noi coronarci di rose, quando il Capo è coronato di spine?

 

– 9 –

Gesù, amante premuroso, non lascia sfuggire occasione da cui non trarne il maggior profitto per le anime da Lui predilette. Chi è strumento nelle Sue mani non può tenere altra regola che quella stessa che Egli tiene, continuando per noi il Suo sacrificio, e stando sempre come svenato, dinanzi al trono dell’Altissimo, Vittima di propiziazione e di pace.

 

– 10 –

Nessuna sofferenza può, in nessun modo, uguagliare quella che si ricava dal vedere questo Divino Amante così insultato, disprezzato, amareggiato, cercato a morte da tutti, negato, tradito e abbandonato dalle anime più care.

 

– 11 –

Sia il buon Gesù, questo Dio d’amore, nei vostri cuori, nella vostra mente, nella vostra immaginazione, nei vostri desideri, negli occhi vostri, nei vostri orecchi, nelle vostre parole, nelle vostre opere, e non dubitate che tutto andrà bene. Con Gesù lotterete da eroi, vincerete ogni ostacolo, procaccerete ovunque la salute delle anime, l’edificazione dei popoli, il conforto degli afflitti, l’elevazione dei Poveri, la consolazione dei desolati, la tutela dei pericolanti, la guida dei ciechi, la cura degli infermi, il sostegno degli storpi, la direttiva dei fuorvianti; insomma, con Gesù Cristo, sarete tutti a tutti: guadagnerete tutti a Lui, che così immensamente vi predilige.

 

– 12 –

Appoggiati a Gesù Cristo, vita tua inseparabile. Tienilo nella tua mente e nel tuo cuore. Vedilo in tutti gli esseri che sono fattura delle Sua mani. Recevi da Lui tutto quello che ti arriva da ogni via e per ogni mezzo.

Nella tua attività, sia norma del tuo operare il Suo amore e la Sua legge, nelle passività, l’amore solo ti basti per essere sicuro di piacere a Lui.

 

– 13 –

Abbi un solo pensiero, un solo desiderio, e a questo miri tutto l’essere tuo, in ogni momento della tua vita: a Gesù Cristo, vita tua, amor tuo, sposo tuo, amante tuo …

Se farai questo, tutto sarà in regola. La pace sarà nel tuo cuore e l’anima tua sarà il tempio di Dio, perché vi abiterà perennemente la Sacra Triade, e, dopo una vita santa, avrai un’eternità beata, come io ti auguro.

 

– 14 –

Traccia ogni altro affetto nel nostro cuore, e vi regni solamente quello per Gesù. Se gli altri affetti saranno a questo subordinati e secondi, muterà il nostro modo di sentire e operare, e capiremo quanto è dolce patire per Gesù.

 

– 15 –

 Gesù solo, la Sua gloria, il Suo amore siano l’unico oggetto d’ogni nostro pensiero, di ogni nostro sentimento, la mira unica di ogni nostra operazione, l’unico pascolo di ogni nostro affetto. Egli solo sia il nostro centro, la nostra unione … Vivendo in Lui e per Lui, saremo con lui glorificati nel cielo.

 

– 16 –

Il buon Gesù venne a mettere il fuoco sulla terra, e non vuol altro che sia acceso. Noi, che dobbiamo imitarlo in tutto, non dobbiamo portar altro che questo santo fuoco dell’amor di Dio e appiccarlo a ogni cuore, perché tutta la terra si consumi in questo incendio di carità.

 

– 17 –

Iddio ci ha chiamato a seguire Gesù, nostro maestro e Salvatore, il quale per salvar l’anima nostra si sottomise a ogni patimento, lasciandocene l’esempio per imitarlo. Seguire Gesù significa percorrere la stessa strada, andar dietro i Suoi passi, imitare i Suoi esempi.

 

– 18 –

Se amiamo veramente Gesù, sottomettiamoci a qualunque sacrificio, lieti di concorrere alla gioia delle anime e alla nostra reciproca felicità. Miriamo solo alla salvezza delle anime, poiché il resto è niente.
L’amatissimo nostro Gesù vuol guadagnare a Sé tutta l’umanità. Egli ci predilige e ci vuole ministri della Sua ardente carità e del Suo divino amore, acciocché, per mezzo nostro, il Suo Cuore sia amato da tutti.

 

– 19 –

Fermate la vostra dimora nel Suo Sacro Cuore e troverete la vostra felicità! È questo il forame della pietra, che vi darà vivere nella santa solitudine, lontano dal frastuono e dalle violenze dei vostri nemici. Qui è la cittadella munita, ove il forte armato custodirà la vostra indipendenza dai crudeli tiranni, che vi han contrastato, sin’ora, la libertà dei figli di Dio.

Da questo forte, sicuri, predicate con le vostre opere la libertà vera a tutte le creature, che sono state redente dal sangue del vostro Gesù.

Non vi stancate mai! … Non datevi posa!

Le vostre forze si moltiplicheranno col vostro amore e colle vostre fatiche.

 

– 20 –

State attorno a Gesù Cristo, vita nostra, come api attorno al favo di miele. Il Signore così vi vuole, io così amo pensarvi.

Rifugiativi, come colombe al chiuso, nel Cuore del nostro Gesù. Lì è la vostra cella romita! Con Esso vi spazierete per tutto il mondo, senza uscir da questo luogo sicuro, da questo centro d’amore, da questo Paradiso verace.

Confortatevi a vicenda nel dolce amore di Gesù, e gareggiate nell’impegno di servirlo e di farlo servire con amore e diligenza.

 

– 21 –

Quanto grave è il mio dolore, quando, dai pensieri, dalle parole o dalle opere mi accorgo che qualcuno o non si trova in quella cella d’amore, o tenta uscirne, perché l’aura pura e divina, che vi si respira, non l’appaga, e non vi si è saputo acclimatare.

 

– 22 –

Questo è il più grande dolore che affligge la vita mia, e non posso abituarmi a soffrilo, perché mi sembra di ceder sempre il nostro buon Gesù, come un amante appassionato, ridotto per noi all’estremo delle Sue sofferenze, soddisfare l’offesa giustizia di Dio e liberare le anime dalla schiavitù di Satana; mentre gli uomini crudeli, eredi dell’odio del demonio, il quale invase il cuore degli Ebrei, che insultarono, perseguitarono e crocifissero il Cristo, continuano ad accanissi con la stessa ira feroce, contro l’amatissimo nostro Redentore, senza saziarsi mai.

 

– 23 –

E il buon Gesù, sempre vittima di amore, si offre per coloro che lo perseguitano, e offre loro il Suo Cuore amoroso, senza curare il loro odio, anzi li chiama, e li cerca e li vuole, perché languisce d’amore, e si strugge di desiderio per possederli.

 

– 24 –

Con qual cuore si può addolorare il dolce Cuore del nostro Gesù?

Ci vuole tutta la crudeltà del demonio maledetto, che cerca ingannarci, per trascinarci nel suo danno eterno.
Meglio morire che offendere Gesù!

 

– 25 –

Il gemito straziante del Cuore di Gesù dovrebbe spingerci a correre in Suo aiuto, per far nostre le Sue sofferenze e offrirci vittime di amore per Lui, dicendogli, di pieno cuore: “Voi per me, mio caro Gesù, e io per Voi, pronto a incontrare ogni pena e ogni soffrire, e a darvi amore per amore!”.

 

– 26 –

Quanto sarete fortunati, figli miei carissimi, se entrerete in questi rapporti d’amore con Gesù Cristo, vita nostra. Voi avrete il Paradiso anche in terra, perché sarete sempre uniti al Signore. E come sarete con Lui nel patire, lo sarete anche nel gaudio eterno del cielo.

 

– 27 –

Di questi momenti preziosi ve ne auguro tanti, quanti saranno quelli della vostra vita, perché non vada perduto un respiro del vostro petto, un palpito del vostro cuore, che non sia per il nostro Gesù.
Perché questo si avveri, ricorrete alla Mamma nostra Santissima, con affetto e confidenza filiale. Per Suo mezzo conoscerete e amerete sempre più l’Unigenito Figlio Suo.

 

– 28 –

Seguiamo Gesù, nostro fratello maggiore, per piacere al Padre Celeste ed essere messi a parte della Sua eredità in eterno …

Seguiamolo sotto la protezione di Colei che lo ha generato nel tempo e che è pure Madre nostra, e non ci fermiamo finché non l’avremo raggiunto e non saremo con Lui.

Avanti! Tutto per Gesù! Alla maggior gloria di Colui che è nostro amore e nostra vita in eterno!