Benvenuto nel sito ufficiale dei Missionari Servi dei Poveri

Santo Rosario Cusmaniano

Gli scritti del Cusmano sono “attraversati” da una delicata marianità, un discreto riferimento nella spiritualità fortemente cristocentrica quale quella dei Missionari Servi dei poveri. La Madre di Gesù è sentita compagna di cammino, nella vita del Figlio come in quella di tutti i cristiani e di tutti i cusmaniani.

Il beato Giacomo più che uno sguardo devozionale, nutre nei confronti della Madre sentimenti di profonda pietà in relazione al ruolo e alla missione che Ella incarna; essere via che conduce al Figlio e modello di santità cristiana. Maria anzitutto «ha generato (il Cristo) nel tempo ed è pure Madre nostra». Pertanto un titolo comunissimo con cui il Cusmano si rivolge a Maria o parla di lei è «Gran Madre di Dio e Madre nostra», frequentemente espresso nell’epistolario cusmaniano con il titolo più familiare e filiale di «Mamma nostra».

Altri appellativi mariani e sfumature mariologiche si incontrano sporadicamente, in occasione di memorie e festività liturgiche mariane, di cui egli evidenzia, sia pure con rapidi accenni, il senso teologico o spirituale.

Ma è soprattutto nella Regola che risalta il sensibile tratto mariano della spiritualità del Cusmano. A partire dalla fonte: la Regola è stata «dettata» dalla Gran Madre di Dio e pertanto viene definita sua. Inoltre Maria SS. viene spesso definita modello, «copia» fedele della vita del Cristo: lei «fu la prima a copiarla in sé», «dal primo istante della sua concezione» esentata dalla colpa originale e pertanto «sempre unita e presente a Dio», riproducendo «per grazia» quanto era avvenuto nel Figlio suo, il Verbo Umanato, per ipostasi.

MISTERI DELLA GIOIA

Lunedì e Sabato

“Meditare i misteri ‘gaudiosi’ significa entrare nelle motivazioni ultime e nel significato profondo della gioia cristiana. Significa fissare lo sguardo sulla concretezza del mistero dell’Incarnazione e sull’oscuro preannuncio del mistero salvifico. Maria ci conduce ad apprendere il segreto della gioia cristiana, ricordandoci che il buon cristianesimo è innanzitutto euanghelion, “buona notizia” che ha il suo centro, anzi il suo stesso contenuto, nella persona di Cristo, il Verbo fatto carne, unico Salvatore del mondo” (RVM 20). 

1° Mistero della Gioia

L’Annuncio dell’Angelo a Maria

L’Angelo entrando da lei disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. “Ecco concepirai un Figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù” (Lc 1, 28.31).

“È scritto che gli angeli sarebbero pronti, per soddisfare il divino volere, a lasciare la visione intuitiva e precipitarsi nelle pene dell’inferno. Ama dunque l’adorabile volontà di Dio. Amala quanto i beati e gli angeli che stanno in cielo; è questa la principale preghiera che Gesù Cristo ci insegna a fare: ‘Fiat voluntas tua sicut in coelo et in terra’. Il Paradiso comincia di qua per le anime che anelano questa sorte di fare la volontà di Dio” (Padre Giacomo Cusmano). 

2° Mistero della Gioia

La visita di Maria a Elisabetta

Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu tra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!” (Lc 1, 41-42).

“In Gesù Cristo noi troviamo allo stesso tempo la vita attiva e contemplativa e come può essere nell’uomo Dio e nel Dio fatto uomo. Dopo Gesù Cristo, qual’anima troveremo noi più contemplativa di quella di Maria Santissima che custodì sempre nel suo cuore il Verbo di Dio e lo portò nel suo seno? Eppure Maria, la Madre di Dio, sente che Santa Elisabetta era gravida, andò a visitarla e stette con lei tre mesi” (Padre Giacomo Cusmano).

3° Mistero della Gioia

La nascita di Gesù a Betlemme

Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo (Lc 2, 7).

“Gesù Cristo è il Verbo umanato. Cosa fece il Verbo per farsi uomo? Assunse un corpo e un’anima come l’abbiamo noi; e così si fece uomo senza lasciare di essere Dio. Egli, essendo Dio consustanziale al Padre, si abbassa sino alla nostra miseria e la fa sua e, facendola sua, si carica di tutte le pene che erano a noi dovute e patisce tutto per noi, per rilevarci da ogni minima sofferenza e arricchirci dei tesori della sua grazia” (Padre Giacomo Cusmano).

4° Mistero della Gioia

La presentazione di Gesù Bambino al tempio

Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: “Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore” (Lc 2, 22-23).


“Gesù Cristo non solamente ci dà l’esempio della perfetta unione al suo Eterno Padre, ma col suo esempio e con la sua parola c’insegna ch’è venuto al mondo per fare la volontà del suo Eterno Padre, che abita i cieli e che tutto dispone colla sua Provvidenza, talché in tutta la sua vita non v’è circostanza o avvenimento di sorta, che Egli non riceve con prontezza ed amore dalle mani stesse del suo Eterno Padre. La povertà dei suoi genitori, la nascita nella grotta, la fuga in Egitto per la persecuzione di Erode, la vita laboriosa e nascosta, la vita pubblica, la passione e la morte” (Padre Giacomo Cusmano).

5° Mistero della Gioia

Il ritrovamento di Gesù fra i dottori nel tempio

“Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore (Lc 2, 49.51).

“Gesù finge di abbandonare l’anima, ma non l’abbandona. […] Se l’anima è fedele, farà come la Vergine Santissima, che lo cercò per tre giorni senza darsi requie e l’avrebbe anche cercato di più se non lo avesse trovato al terzo giorno. Dove lo trovo? nel tempio. Così succederà all’anima fedele nei primi occultamenti che patirà: lo cercherà per le vie, tra i parenti e gli amici; non essendo perfetto ancora il distacco, era abituata a trovarlo nella preghiera, nell’orazione, in questo o in quell’altro atto di pietà, in questo o in quell’esercizio di carità. Quando però, dopo lunga ricerca, riuscirà a trovarlo nel tempio, cioè nell’anima sua, nell’interno più intimo della stessa, […] allora andrà dritto dritto a cercarlo nell’anima sua, finché lo troverà, e sempre con maggiore unione ed intimità” (Padre Giacomo Cusmano). 

MISTERI DELLA LUCE

Giovedì

“Passando dall’infanzia e dalla vita di Nazareth alla vita pubblica di Gesù, la contemplazione ci porta su quei misteri che si possono chiamare, a titolo speciale, ‘misteri della luce’. In realtà, è tutto il mistero di Cristo che è luce. Egli è ‘la luce del mondo’” (Gv 8, 12) (RVM 21). 

 

1° Mistero della Luce

Il Battesimo di Gesù nel Giordano

In quei giorni Gesù venne da Nazareth di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto” (Mc. 1, 9-11).

“Giovanni Battista predicava il battesimo della penitenza a quel popolo di predilezione […] e gridava: ‘Preparate le vie del Signore, fate rette le sue vie’, quando vide scendere un uomo nelle acque del Giordano che domandava a lui di essere battezzato ed esclamò nello Spirito Santo: ‘Ecco l’Agnello di Dio, ecco chi toglie i peccati del mondo’; e una voce fu intesa dal cielo: ‘Questo è il Figliuolo mio prediletto in cui ho posto le mie compiacenze’” (Padre Giacomo Cusmano).

2° Mistero della Luce

Le nozze di Cana

“Ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c’era la Madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la Madre di Gesù gli disse: ‘Non hanno più vino’. E Gesù rispose: ‘Che ho da fare con te, o donna! Non è ancora giunta la mia ora’. La Madre dice ai servi: ‘Fate quello che vi dirà…’ Gesù manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in Lui” (Gv 2, 1-5).

“Ricorrete alla Mamma nostra santissima. Essa, che ha patrocinato la vostra causa finora, compirà bene l’opera incominciata e vi farà ottenere tanto bene, se voi sarete sue figlie fedeli, seguendola nell’osservanza della santa istituzione. Avvicinatela con affetto filiale: per suo mezzo conoscerete ed amerete sempre più l’Unigenito Figlio suo, Sposo carissimo delle anime vostre e arriverete alla sorte che vi desidero” (Padre Giacomo Cusmano).

3° Mistero della Luce

Gesù annuncia il regno di Dio e invita alla conversione

“Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il Vangelo di Dio e diceva: ‘Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo’” (Mc 1, 14-15).

“Preghiamo che la Gran Madre di Dio ottenga la grazia della nostra vera conversione e che possiamo dire davvero a corrispondere all’alta vocazione alla quale il Signore per sua pura misericordia ci ha chiamato. Impegniamoci ad osservare la nostra santa regola per imitarla, e se non abbiamo avuto la sorte di essere sempre di Dio, procuriamo di esserlo da oggi avanti e di esserlo interamente. […] Che gran fortuna potere amare e servire Dio su questa terra! Speriamo ottenerla per mezzo della Madre nostra santissima” (Padre Giacomo Cusmano).

4° Mistero della Luce

La trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor

“Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia che conversavano con Lui” (Mt 17, 1-3).

“Pietro, Giacomo e Giovanni sceglievano di restare sul Tabor, ma una tremenda voce li spaventò ed impose loro di seguire Gesù Cristo. E quando Pietro si avvicina a lui e con vive istanze lo esorta a volere evitare la passione e la morte, Gesù lo riprende come scandaloso. […] Fu allora che Gesù disse ai suoi discepoli: ‘Chi vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua’. – Non si lasci mai Gesù sulla croce pel dolce trattenimento del Tabor e chi oggi è al Tabor vi sia per avere maggior animo di seguirlo domani al Calvario” (Padre Giacomo Cusmano).

5° Mistero della Luce

Gesù istituisce l’Eucaristia

“Quando fu l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con Lui, e disse: ‘Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio’” (Lc 22, 14-16).

“In questo celeste convito della sua eucaristica mensa […] Gesù si è fatto cibo nostro e se necessaria non fosse stata la redenzione alla nostra salute, per questo solo si sarebbe incarnato per stabilire questo gran Sacramento del suo amore, in cui si dà tutto a noi nel suo corpo, nel suo sangue, nella sua anima, nella sua divinità. Dio, essendo quel gran Dio che è, ha esaurito tutti i tesori dell’amor suo e della sua onnipotenza, donandosi in cibo alle anime, istituendo questo sublime sacramento dell’amor suo” (Padre Giacomo Cusmano).

MISTERI DEL DOLORE

Martedì e Venerdì

“Ai misteri del dolore di Cristo i Vangeli danno grande rilievo […], intuendo che è qui il culmine della rivelazione dell’amore ed è qui la sorgente della nostra salvezza. Il Rosario sceglie alcuni momenti della Passione, inducendo l’orante a fissarvi lo sguardo del cuore e a riviverli. […] I misteri del dolore portano il credente a rivivere la morte di Gesù ponendosi sotto la croce accanto a Maria, per penetrare con Lei nell’abisso dell’amore di Dio per l’uomo e sentirne tutta la forza rigeneratrice” (RVM 22). 

1° Mistero del Dolore

L’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi

“In preda all’angoscia, pregava più intensamente e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra” (Lc 22, 44)

“Gran Dio! Io vi ricordo l’agonia all’orto del vostro unigenito! dell’uomo Dio! Il di Lui sacerdozio, impresso in me pel sublime carattere che vi ha lasciato il Sacramento dell’ordine, mi fa partecipare a quella stessa agonia. […] Gesù è nel momento il più terribile, il più interessante della sua vita mortale, quando, prostrato innanzi a Voi colla faccia sulla polvere, si prepara al gran sacrificio del Calvario pel riscatto dell’umanità, che ha amato tanto! Egli freme! prega! geme! suda sangue! Agonizza. […] si, o Signore, ed appunto questo è il mio dolore. È una continuazione di quello stesso che vostro Figlio intese nell’orto di Getsemani, e vi offro quello stesso del Figlio vostro in pro di queste anime che mi avete affidato” (Padre Giacomo Cusmano).

2° Mistero del Dolore

La flagellazione di Gesù

“E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso” (Mc 15, 15).

“Sarà forse lo spavento che può sentire in Lui l’umana natura alla vista delle grandi torture che lo attendono? Sono i flagelli? la corona di spine? i chiodi crudeli? la terribile croce, forse che lo spaventano così? Ma Egli non mostra affatto questo spavento nelle sue sofferenze, che incontra più tardi con animo forte, con dolcezza amorosa, con imponenza divina! […] Oh! No! Nulla di tutto questo è il vero motivo del suo gemito! Egli geme perché non sa se il suo eterno Padre accetta il suo sacrificio! Ed esita che per non essere accetto andasse perduta la povera umanità, che ama più di se stesso e al di sopra di qualunque suo patire” (Padre Giacomo Cusmano).

3° Mistero del Dolore

Gesù viene coronato di spine

“I soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra, poi… lo schernivano: ‘Salve, re dei Giudei!’ E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo” (Mt 27, 29-30).

“Così fu ridotto per i nostri peccati l’amabile Redentore. La Scrittura dice: ‘Non erat ei aspectus!’, ‘non era più riconoscibile’; e così si riduce il povero peccatore, quando ha la sventura di cadere nella più grande delle miserie: il peccato. Tutti fuggirono, tutti lo abbandonarono in quei momenti in cui si compiva il sacrificio della croce sul Calvario. Le sole Marie e il solo Giovanni vi stettero immobili in mezzo alla scellerata moltitudine, che lo insultava, lo bestemmiava, lo scherniva. Volete voi far parte di coloro che lo abbandonarono o delle avventurose Marie che stettero ad assisterlo sino all’ultimo respiro?” (Padre Giacomo Cusmano).

4° Mistero del Dolore

Gesù sale il monte del Calvario carico della croce

“Pilato lo consegnò loro. Essi allora presero Gesù ed Egli, portando la croce, si avviò verso il Gòlgota” (Gv 19, 16-17).

“Salire il Calvario, seguire Gesù nel cammino della croce, non è delle anime deboli che mettono i loro affetti nelle creature, nelle cose terrene, e a questa prova non reggeranno, verranno meno per via e si perderanno nella moltitudine. Non sia mai, sorelle mie, non sia mai che alcuna fra voi venga meno e si perda. Oh! se non avete l’animo di amare veramente Gesù e di seguirlo sino al Calvario, abbiate almeno quello di pregare con lui nell’orto del Getsemani! Aiutatemi con la preghiera, fate che il gran Dio si degni di darmi la sorte di vedervi coronate con Lui nella gloria” (Padre Giacomo Cusmano).

5° Mistero del Dolore

Gesù muore in croce

“E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: ‘Tutto è compiuto!’ E, chinato il capo, spirò” (Gv 19, 30).

“Guarda Gesù che pende dalla croce per la salute delle anime, senti la sete ardentissima che ha per la salute delle stesse e supera ogni ostacolo per cooperarti a salvarle. […] Vorremmo incontrare noi una parte diversa da quella toccata a Gesù Cristo, vita nostra? Però se è vero ch’Egli è crocifisso da coloro che veniva a redimere, è pur troppo vero che morendo Ei vinceva la morte ed umiliato e percosso dai suoi nemici nella sua stessa umiliazione ne riportava vittorioso il trionfo! […] Chi va alla scuola del Crocifisso apprender deve che si vive morendo e si vince perdendo e, quando sarà maestro in questa strategia divina, allora sì che colla grazia del Signore sarà fatto degno di sostenere e di vincere le battaglie della maggior gloria di Dio” (Padre Giacomo Cusmano).

MISTERI DELLA GLORIA

Mercoledì e domenica

“La contemplazione del volto di Cristo non può fermarsi all’immagine di Lui crocifisso. Egli è il Risorto! Da sempre il Rosario esprime questa consapevolezza della fede, invitando il credente ad andare oltre il buio della Passione, per fissare lo sguardo sulla gloria di Cristo nella Risurrezione e nell’Ascensione” (RVM 23). 

1° Mistero della Gloria

La risurrezione di Gesù

“L’Angelo disse alle donne: ‘Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto’” (Mt 28, 5-6).

“Perché sì poca letizia nel vostro aspetto? Gesù Cristo ha trionfato per noi dalla morte, dall’inferno, dal mondo e dal peccato e regala a noi il retaggio della sua pace. Pax vobis. Non vogliamo dunque essere tristi e timorosi; partecipiamo al suo gaudio che equivale ad un paradiso, non restringiamo la povera anima nostra, già redenta dal preziosissimo Sangue del nostro Redentore, nei limiti del nostro cuore e della nostra mente. […] Trionfiamo anche noi con Lui e da oggi innanzi la vita nostra sia in Gesù Cristo per Gesù Cristo e con Gesù Cristo e così vivremo nel suo santo servizio, moriremo nell’amplesso dolcissimo della sua pace e risusciteremo con Lui nell’eterna gloria” (Padre Giacomo Cusmano).

2° Mistero della Gloria

L’ascensione di Gesù al cielo

“Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio” ( Mc 16,19).

“Fortunate le anime che vivono dell’amore solo di Gesù; vivranno come gli angeli sulla terra e voleranno allo stesso ufficio nell’eterno riposo. La nostra vita, come dice il Profeta, può paragonarsi a un sol giorno: a vespro il pianto, a matutino letizia. Breve è il patire, eterno il godere. Fortunati noi se patiremo con Gesù Cristo, saremo con Lui glorificati. Coraggio! La croce conduce al Cielo. L’amore di Dio rende soave il patire ed il gaudio eterno non mancherà alle anime fedeli” (Padre Giacomo Cusmano). 

3° Mistero della Gloria

La discesa dello Spirito Santo

“Apparvero loro lingue come fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo” (At 2, 3-4). 

“Io suppongo che le mie care figlie siano tutte intente a perseverare come gli Apostoli, insieme alla tenerissima Mamma nostra Maria, nella santa orazione per ricevere il Divin Paracleto nel giorno della Pentecoste e nell’abbondanza di tutti i suoi doni. […] Chiamate per lo spirito della vocazione ad imitazione degli Apostoli, avete già abbandonato tutto per seguire Gesù Cristo. Fortunate! Un passo avanti nella vostra fedele corrispondenza allo spirito di Dio e dei suoi santi doni! Già vi trovate nel Cenacolo, nella Casa del Signore, ed insieme a Maria, Madre di Dio, dalla quale, come gli Apostoli, ricevete i santi insegnamenti, per mezzo della santa Regola” (Padre Giacomo Cusmano). 

4° Mistero della Gloria

L’assunzione di Maria Vergine al cielo

“D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome” (Lc 1, 48-49).

“Siamo nella quindicina dell’Assunzione della Gran Madre di Dio, la cui vita è regola della nostra; preghiamo che ci ottenga la grazia della nostra vera conversione e che possiamo dire davvero a corrispondere all’alta vocazione, alla quale il Signore per pura sua misericordia ci ha chiamato. Essa vola al cielo in anima e corpo, perché fu tutta e sempre di Dio; impegniamoci ad osservare la nostra santa regola per imitarla; e se non abbiamo avuto la sorte di essere sempre di Dio, procuriamo di esserlo da oggi in avanti e di esserlo pienamente; non ci contentiamo delle apparenze, procuriamo la realtà e allora saremo felici” (Padre Giacomo Cusmano).

5° Mistero della Gloria

L’incoronazione di Maria Vergine nella gloria degli angeli e dei santi

“Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle” (Ap 12, 1).

“Quale altra gioia possono dare le figlie a tanta madre oltre quella di custodirsi pure e senza macchia per amore di Lei e del suo Santissimo Figlio? Siate da oggi in poi vere figlie della Gran Madre di Dio e serve del suo benedetto Figlio nei suoi Poverelli! Volano i momenti del nostro tempo e nessuno potrà arrestarne uno solo; quando meno ce lo aspetteremo arriverà quello che ci presenterà al cospetto di madre sì tenera. Che dolore se non avremo la sua uniforme! Chi potrà in quel momento procurarsela se non l’avrà custodita per tutta la vita? Rinnovate i voti del santo Battesimo e le promesse della vostra dedica al servizio di Gesù. Sia reale la vita di Gesù e di Maria nei vostri cuori verginali” (Padre Giacomo Cusmano).

Salve Regina

Salve, Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve! A te ricorriamo, esuli figli di Eva, a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù, dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Litanie di Padre Giacomo

Dagli scritti

Signore, pietà – Signore, pietà
Cristo, pietà – Cristo, pietà
Signore, pietà – Signore, pietà
Cristo, ascoltaci – Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici – Cristo, esaudiscici

O Dio, Padre celeste – abbi pietà di noi
O Dio, Figlio redentore del mondo – abbi pietà di noi
O Dio, Spirito Santo – abbi pietà di noi                                                      
Santa Trinità, unico Dio – abbi pietà di noi 

Madre di Dio – prega per noi
Gran Madre di Dio e Madre nostra – prega per noi
Madre Santissima – prega per noi
Madre dei peccatori – prega per noi
Dolce Madre – prega per noi 

Tenerissima Mamma nostra – prega per noi
Mamma nostra che ci hai generato ai piedi della croce – prega per noi
Mamma che pensi a tutto e ci aiuti ad ottenere tutto – prega per noi
Mamma nostra Immacolata – prega per noi
Mamma nostra Addolorata – prega per noi
Mamma nostra volata al cielo in anima e corpo – prega per noi
Mamma celeste – prega per noi 

Madonna della Misericordia – prega per noi
Madonna delle Grazie – prega per noi
Madonna del Carmelo – prega per noi
Madonna della Salette – prega per noi
Madonna del Rosario – prega per noi 

Maria che hai copiato la vita di Gesù – prega per noi
Maria sempre unita e presente a Dio – prega per noi
Maria che hai ricevuto tutto dalle mani di Dio – prega per noi
Maria che hai operato tutto per puro amore e gloria di Dio – prega per noi
Maria nostra Maestra – prega per noi
Maria nostra Regola – prega per noi
Maria fondatrice e prima superiora – prega per noi
Maria tutta e sempre di Dio – prega per noi 

Vergine Santa – prega per noi
Vergine purissima – prega per noi
Causa della nostra gioia – prega per noi
Salute dei cristiani – prega per noi
Riconciliatrice dei peccatori – prega per noi
Ausiliatrice dei cristiani – prega per noi
Scudo e difesa in tutti i momenti difficili della vita – prega per noi 

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci, Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, esaudiscici, Signore
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi, Signore 

– Prega per noi, Santa Madre di Dio,
– Affinché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo

O Dio misericordioso, che colmi dei tuoi beni coloro che hanno fame e sete di giustizia, per l’intercessione della Beata Vergine Maria, Madre della misericordia, ricordati della tua famiglia raccolta in preghiera e trasforma la nostra povertà nella ricchezza del tuo amore.

Per Cristo nostro Signore.